Per realizzare una buona mostarda sono necessari , oltre a dell’ottima frutta e verdura, pochi ingredienti e il più importante tra tutti è sicuramente il tempo. Non basta un giorno e serve molta pazienza! Bisogna saper attendere che ogni fase della lavorazione si concluda naturalmente, che lo zucchero mescolato alla frutta si sciolga lentamente e avvolga ogni pezzetto per molte ore fino a farla cambiare di aspetto. Bisogna separare il liquido dalla frutta e farlo bollire per ben quattro volte a distanza di molte ore l’una dall’altra. Bisogna sorvegliarne la consistenza e il colore mentre cambiano lentamente ad ogni bollitura e versarlo sulla frutta che ne assorbe la dolcezza e pian piano si ammorbidisce integrandosi con esso. Conclusa l’ultima cottura bisogna attendere che la mostarda si raffreddi per bene prima di aggiungere la senape che la renderà piccante, mescolando lungamente perché si amalgami. Bisogna, infine, saper aspettare ancora affinché ogni pezzetto di frutta o verdura sia diventato pungente prima di assaporarla.
Quando finalmente la mostarda arriva sulle tavole viene accolta come contorno da bolliti, arrosti e salumi, ma diventa protagonista con i formaggi. Qualsiasi tipo di formaggio, stagionato o fresco, saporito o dolce, vaccino o di capra, trova un appropriato abbinamento tra i diversi gusti piccanti delle mostarde.
La più classica e rinomata tra le mostarde mantovane, ingrediente fondamentale per i tortelli di zucca, si abbina da sempre ai bolliti ma non disdegna i formaggi come il Grana Padano, Castelmagno e Pecorino romano.
La più apprezzata da chi ama le mostarde tradizionali, oltre a carni e salumi si presta a essere servita con Grana Padano, Asiago, Bagos, Comtè.
Da un frutto impervio, compatto e profumato una mostarda dal sapore intenso. Ottima con culatello, formaggi morbidi, Mascarpone, Ricotta, Stracchino.
Un incontro fortunato di due frutti semplici che insieme danno vita ad una mostarda corposa e piacevole anche cromaticamente. Da gustare con Tome piemontesi, Taleggio, Formaggi affumicati.
Umile, morbida e pastosa protagonista della cucina mantovana, ideale con Taleggio, Crescenza, Formaggi erborinati.
Le listarelle croccanti che, una dopo l’altra stuzzicano l’appetito, si possono gustare con Ubriaco, Bazzotto stagionato, Caprini, Bolliti e arrosti.
Un frutto in natura incolore e insapore ci dona una mostarda dal gusto ricercato e piacevole. Perfetta con Formaggi aromatici, Provole, Bitto stagionato, Brà.
Ha un gusto fresco e intrigante, le fette corpose danno risalto a formaggi di pasta fresca, Murazzano, Caciotta di latte vaccino, Mozzarella. Insolito l’abbinamento con torta sbrisolona.
Il suo aroma garbato e il colore vivace attirano le preferenze dei golosi di ogni età. Ottima con Formaggi semi stagionati, Asiago, Montasio, Briè.
Di aspetto brillante e sapore schietto è una vera rivelazione, che non deluderà gli estimatori delle mostarde classiche. Ottima con Formaggi stagionati, Pecorino, Caciotta toscana, salumi.
Strepitosa. I frutti interi sono morbidi con un cuore succoso e piccante, goloso l’abbinamento con il salame, oppure con formaggi freschi ed erborinati, Burrata, Mascarpone.
La rivisitazione di un grande classico ha la pretesa di sorprendere piacevolmente. Si abbina con disinvoltura a Parmigiano Reggino, Ricotta di latte misto, gelato alle creme.
Solamente i frutti piccoli, sodi e succosi, danno vita ad una mostarda dal gusto impareggiabile, accompagna Formaggi stagionati e semi stagionati , Castelmagno.
Anche se suscita diffidenza, chi si lascia tentare dall’assaggio ne diventa un entusiasta estimatore. Particolarmente consigliata con le carni, come ingrediente caratterizzante di un buon risotto e infine con formaggi freschi.
E’ la mostarda più versatile, difficile trovare un formaggio che non sia disposto a far coppia con lei. Fra tutti segnaliamo Asiago, Fontina, Provolone, Gorgonzola.
Scegliamo packaging essenziali evitando sprechi di carta, vetro e imballaggi, intendiamo offrire esclusivamente un contenuto di qualità.